Contrasto al bullismo e cyberbullismo
In allegato, a piè di pagina, il progetto : "Bullismo e cyberbullismo in @rete e nella rete" con capofila l'I.I.S. "Einaudi" di Chiari.
Finalità delle azioni da attuare
Potenziare il ruolo degli adulti:
un’azione di prevenzione, di contrasto alla diffusione del bullismo, non può che richiedere adulti più consapevoli. Siano essi dirigenti scolastici, insegnanti, collaboratori scolastici o genitori, è importante che siano consapevoli del loro ruolo guida e di garanti delle regole: assumendosi la responsabilità di porre dei limiti; fermando e disapprovando le prepotenze di cui sono spettatori.
Dare significato al contesto educativo della scuola:
vittime e carnefici sono accomunati da una carenza educativa significativa, pertanto occorre stimolare il confronto relazionale e far sì che le caratteristiche migliori delle personalità dei ragazzi (impegno personale, empatia, collaborazione, solidarietà e responsabilità) emergano, al fine di tutelare i primi e consentire ai secondi di imparare le regole base della convivenza civile. Solo un ampio coinvolgimento di tutti gli attori, scolastici e non, può prevenire e contrastare questo fenomeno.
Le fasi di una politica scolastica integrata sono:
conoscenza del fenomeno; sensibilizzazione; progettazione partecipata; attivazione e valutazione in itinere; valutazione finale.
Potenziamento delle abilità sociali e della cooperazione:
individuazione di obiettivi specifici di tipo comunicativo – comportamentale e proposte di strategie di rielaborazione dell’esperienza mediante attività di training e di role -play o del “cooperative learning activities” per il potenziamento delle situazioni di apprendimento cooperativo in classe.
Sensibilizzazione e confronto per:
coinvolgimento di tutte le componenti scolastiche affinché abbiano chiare le forme in cui si manifesta il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, sappiano distinguerlo da altri tipi di aggressività per essere in grado di rispondere oggettivamente a chi nega l’esistenza di tali prepotenze e per raccogliere l’adesione di quanti siano disponibili a progettare insieme.
Progettazione partecipata:
attivare le potenzialità di tutta la comunità scolastica per disegnare un progetto anti-bullismo capace di coinvolgere le classi, per prevedere momenti di formazione (insegnanti, studenti e genitori) ed interventi individualizzati (colloqui con i bulli e/o le vittime), attivare percorsi nei gruppi classe, arricchire la scuola con nuovi strumenti (comitato di insegnanti, equipe di mediatori, ecc...).
Valutazione finale e verifica dei risultati ottenuti:
Raccogliere le voci degli studenti o degli adulti testimoni che affermano di aver visto o subito prevaricazioni; mantenere la presenza e l’incremento di alcuni fattori quali l’autostima, la capacità di comunicare, ascoltare e sostenere l’altro. Il contrasto al bullismo e al cyberbullismo si attua attraverso la prevenzione e la presa in carico delle situazioni già esistenti, adottando una metodologia comune all’interno delle scuole che definisca cos’è il bullismo il cyberbullismo e come agire quando si manifesta, che si applica attraverso una politica condivisa all’interno delle scuole a tutti i livelli - dirigenza, personale docente, personale non docente.