PTOF
Alla fine di questa pagina il il link al Piano Triennale dell'Offerta Formativa del Gigli.
Dal menù qui di lato si può accedere ad alcuni approfondimenti.
In questa pagina spiegheremo, attingendo dalla normativa, cos'è il PTOF, a cosa serve e in cosa differisce dal POF.
COS'È IL PTOF? DEFINIZIONE E ACRONIMO
Partiamo subito con l'esplicitazione del significato dell'acronimo di PTOF, ovvero Piano Triennale dell'Offerta Formativa. Si tratta di un documento programmatico e informativo fondamentale in ogni istituto, anzi è proprio il documento più importante. Al suo interno è riportata la strategia con cui l'istituto punta a perseguire fini educativi e formativi basandosi sulle proprie risorse, che siano esse umane, professionali, territoriali o economiche.
A cosa serve il PTOF?
Il Piano triennale dell'offerta formativa serve a indicare, a tutti gli attori che si avvicendano sul palcoscenico di un istituto scolastico, quali sono la direzione da seguire e la meta da raggiungere. Si tratta, dunque, di un mezzo per pianificare e realizzare l'autonomia scolastica di ogni singolo istituto, tenendo come riferimento punti cardine come:
- la progettazione curricolare;
- la progettazione extracurricolare;
- la progettazione educativa;
- la progettazione organizzativa.
Cosa contiene?
Un Piano Triennale dell'Offerta Formativa dovrebbe, dunque, contenere delle informazioni dettagliate su:
- potenziamento delle conoscenze e delle competenze degli alunni;
- progetti per l'apertura della comunità scolastica al territorio coinvolgendo le istituzioni e le realtà locali;
- iniziative di potenziamento e attività progettuali per il raggiungimento degli obiettivi formativi;
- iniziative di formazione sulle tecniche di primo soccorso e sicurezza sul lavoro rivolte agli studenti;
- programmazione di attività formative per il personale docente e ATA;
- programmazione e promozione della Didattica Inclusiva;
- percorsi formativi e iniziative finalizzate all'orientamento degli studenti;
- percorsi di alternanza scuola-lavoro (almeno per le scuole di II grado);
- percorsi formativi volti allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti;
- percorsi formativi volti allo sviluppo delle competenze digitali di docenti e personale ATA;
- programmazione di attività extracurriculari come i viaggi di istruzione.
Predisposizione del PTOF: chi lo redige e come viene legittimato
Veniamo ora al lato pragmatico della faccenda: chi redige il PTOF? e soprattutto, chi lo approva?
Ebbene, il punto 4 del comma 14 della legge 107/2015 è molto chiaro al riguardo:Il piano è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico. Il piano è approvato dal consiglio d'istituto.
In conclusione, l'approvazione del ptof è di competenza del consiglio di istituto, in quanto al collegio dei docenti spetta il compito di elaborare il piano che poi viene legittimato dal CdI tenendo conto:
- delle esigenze proprie della scuola;
- delle capacità;
- delle potenzialità;
- delle risorse socio-culturali ed economiche;
- degli obiettivi nazionali e regionali.
Il piano triennale dell'offerta formativa ha, quindi, dei contenuti che variano da scuola a scuola in base di esigenze e priorità specifiche.
Aggiornamento o Rinnovo del PTOF
Il PTOF ovviamente ha una scadenza triennale entro la quale il collegio dei docenti dovrà mettersi all'opera per rinnovarlo, apportando modifiche volte allo sviluppo. Il rinnovo del PTOF deve partire dagli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal preside, il quale deve dare delle linee guida per l'elaborazione decidendo:
- quali aspetti rivedere;
- cosa cambiare;
- come integrare nuovi punti ed aspetti nel PTOF.
Ai sensi del comma 12 dell'articolo unico della legge 107 o Buona Scuola, è possibile apportare modifiche al PTOF anche annualmente entro il mese di ottobre.