Piano Annuale per l'Inclusione

PIANO PER L'INCLUSIONE - A.S. 2023/2024

 

Inclusione, inviato alle Istituzioni scolastiche il modello nazionale del  P.E.I.

 

 

PREMESSA 

Il presente Piano di Inclusione risponde alla nuova visione di Scuola inclusiva, che mette al centro la personalizzazione dei percorsi formativi didattici-disciplinari. Nel cuore della propria azione sta la persona nella sua specificità, nella sua complessità e nella sua ricerca di risposte a bisogni individuali e/o collettivi. Le finalità che si pone sono le seguenti:

  • sostenere lo studente e la sua famiglia nella fase di orientamento, accoglienza, ri-orientamento (qualora necessario) e progettualità;
  • favorire continuità e dialogo tra i diversi ordini di scuole;
  • costituire uno strumento di lavoro flessibile e da rivedere periodicamente in base alla normativa e all’esperienza sul campo;
  • promuovere pratiche inclusive in collaborazione fra famiglia, scuola, reti di scuole (CTI, CIT) e Enti preposti (Comune, ASST, Università, Provincia, Cooperative, Centri e Enti preposti);
  • diffondere le buone pratiche;
  • garantire il diritto all’istruzione e favorire il successo scolastico promuovendo la più completa inclusione nel contesto e tessuto scolastico-educativo.

 

A tale scopo, il presente:

  • descrive le fasi dell’accoglienza e dell’inserimento in continuità con gli altri ordini scolastici attivando continui processi di orientamento e auto-ri-orientamento in collaborazione con la famiglia e i diversi CDC;
  • definisce principi, criteri e indicazioni riguardanti procedure e piani didattici per inserimento di tutti gli alunni, in particolare in situazione di BES, dall’iscrizione all’Esame di Stato;
  • descrive compiti e ruoli delle figure coinvolte

 

FINALITÀ

Il Piano Inclusione è parte integrante del PTOF d’Istituto e si propone di: 

  • Favorire un clima di accoglienza e inclusione nei confronti dei nuovi studenti e delle loro famiglie, del nuovo personale scolastico. 
  • Definire pratiche condivise tra scuola e famiglia. 
  • Sostenere gli alunni con BES nella fase di adattamento al nuovo ambiente e in tutto il percorso di studi. 
  • Favorire il successo scolastico e formativo, agevolando la piena inclusione sociale. 
  • Adottare piani di formazione che prevedano l'utilizzo di metodologie didattiche creative.
  • Promuovere qualsiasi iniziativa di comunicazione e di collaborazione tra scuola, famiglia ed enti territoriali coinvolti (comune, ASST, provincia, regione, enti di formazione...). 
  • Definire buone pratiche comuni all'interno dell'Istituto.
  • Delineare percorsi realmente inclusivi, buone prassi e competenze diffuse.

 

Come si evince dal PTOF, il nostro Istituto mira a trasformare il proprio tessuto educativo, attraverso la promozione di: 

  1. Valorizzare l'inclusione costruendo una comunità sicura e accogliente, cooperativa e stimolante, valorizzando ciascun individuo ed affermando valori inclusivi condivisi e trasmessi a tutti (personale della scuola, famiglia, alunni) e creando una scuola in cui tutti i nuovi docenti e alunni sono accolti aiutati ed ambientarsi e valorizzati; ponendo attenzione a manifestazioni di disagio ed attuando interventi mirati, affinché gli alunni possano entrare in relazione positiva con la diversità in genere. 

  2. Praticare l'inclusione: coordinando l’apprendimento e progettando le attività in modo da rispondere alle diversità dei singoli alunni; pianificando e gestendo in modo attento la compresenza, personalizzando i percorsi di apprendimento, ponendo un’attenzione particolare ai tempi di ognuno, attivando concrete pratiche educative, che tengano conto delle più aggiornate teorie psico-pedagogiche e delle recenti indicazioni legislative regionali, nazionali e comunitarie, riguardanti l’inclusione.

 
 

Bisogni Educativi Speciali

 

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ORGANI 

1. GLIR (Gruppo di Lavoro Interistituzionale Regionale)

2. GIT (Gruppo per l’Inclusione Territoriale)

3. GLI (Gruppi di Lavoro per l’Inclusione) d'Istituto

4. GLO (Gruppo di Lavoro Operativo) d’Istituto

 

Il GLIR è istituito presso l’Ufficio Scolastico Regionale. È presieduto dal dirigente dell’USR o da un suo delegato e dai rappresentanti della Regione, degli enti locali e delle associazioni delle persone con disabilità maggiormente rappresentative a livello regionale. Svolge le funzioni di:

  • consulenza e proposta all’USR per la definizione, l’attuazione e la verifica degli accordi di programma con particolare riferimento alla continuità delle azioni sul territorio, all’orientamento e ai percorsi integrati scuola- territorio-lavoro;
  • supporto ai Gruppi per l’inclusione territoriale (GIT);
  • supporto alle reti di scuole per la progettazione e la realizzazione dei Piani di formazione in servizio del personale della scuola.

 

Il GIT è istituito a livello di ambito provinciale (ambito 9 Sebino-Franciacorta). Nominato con decreto dell’USR, è coordinato da un dirigente tecnico o da un Dirigente Scolastico ed è composto da tre dirigenti scolastici dell’ambito territoriale e da docenti esperti di inclusione e di metodologie inclusive e innovative. Si occupa di:

  • verificare e confermare le proposte di quantificazione delle risorse di sostegno didattico ricevute dai dirigenti scolastici;
  • supportare le scuole nella definizione dei PEI in ottica bio-psico-sociale;
  •  potenziare la corresponsabilità educativa e le attività di didattica inclusiva;
  • consultazione, programmazione e coordinamento degli interventi istituzionali relativi all’inclusione sul territorio.

 

Il GLI è istituito presso la scuola. Nominato e presieduto dal Dirigente Scolastico, è composto dai docenti curricolari che coordinano classi in cui sono presenti studenti e studentesse con BES, dai docenti di sostegno, da un rappresentante dell’Azienda sanitaria locale, da un rappresentante dell’Amministrazione comunale ed eventualmente dal personale ATA con i compiti di:

  • supportare il Collegio Docenti nella definizione e nella realizzazione del Piano per l’Inclusione. Per questa finalità il GLI può avvalersi della consulenza e del supporto di studenti, genitori, rappresentanti delle associazioni delle persone con disabilità rappresentative del territorio;
  • supportare i Consigli di Classe nell’attuazione del PEI.

 

Il GLO è presieduto e convocato dal Dirigente Scolastico, che ne definisce la composizione all’inizio dell’anno scolastico e può affidare la presidenza a un suo delegato. Ne fanno parte:

  • i docenti del Consiglio di Classe che hanno esclusiva competenza sulle questioni inerenti alla didattica e alla valutazione di studenti e studentesse;
  • gli studenti e le studentesse con disabilità;
  • i genitori degli studenti e delle studentesse con disabilità o chi ne esercita la responsabilità;
  • le figure professionali specifiche che interagiscono con la classe e con lo studente/la studentessa con disabilità;
  • figure esterne al contesto scolastico, come l’assistente all’autonomia ed alla comunicazione, specialisti, operatori dell'Ente Locale;
  • figure interne al contesto scolastico: docenti referenti per le attività di inclusione, docenti con incarico nel GLI territoriale, docenti che svolgano azioni di supporto alla classe nel quadro delle attività di completamento;
  • l’Unità di Valutazione Multidisciplinare (UVM) attraverso uno o più rappresentanti designati dal Direttore dell'ASST di riferimento. 

Il GLO è validamente costituito anche nel caso in cui non tutte le componenti abbiano espresso la propria rappresentanza e si occupa di:

  • discutere, definire, elabora e approvare il PEI provvisorio (entro giugno) e il PEI definitivo (entro e non oltre il mese di ottobre);
  • verificare il processo di inclusione;
  • proporre il fabbisogno di ore di sostegno per l’anno scolastico successivo;
  • definire la proposta delle risorse da destinare agli interventi di assistenza igienica e di base e delle risorse professionali da destinare all'assistenza, all'autonomia e alla comunicazione, per l'anno successivo;
  • segnalare eventuali esigenze. 

 
 

ALTRI GRUPPI DI LAVORO, ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE

(DENOMINAZIONE, COMPOSIZIONE, FUNZIONE)

Dirigente Scolastico: è il garante del processo di inclusione; organizza, coordina e presiede le riunioni; promuove iniziative finalizzate all’inclusione; esplicita criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti; cura i contatti con i vari soggetti coinvolti dell’azione didattica-educativa, interni ed esterni all’Istituto. 

Funzione strumentale per l’Inclusione: collabora con il DS, accoglie e supporta i nuovi docenti di sostegno, coordina la stesura del Piano di Inclusione scolastico, ricerca materiali didattici utili individua adeguate strategie educative, coordinamento per la compilazione dei PEI/PDP, si occupa di proposte formative legate all’inclusione. 

Referente per il sostegno di studenti con disabilità: collabora con la FS e il DS per garantire un percorso inclusivo agli studenti con disabilità, si occupa dei rapporti con i Comuni, le ASST, con i genitori e di rilevare bisogni formativi e di consulenza dei/delle docenti sui temi legati alla disabilità. 

Referente per alunni stranieri: coordina e segue il percorso di inserimento degli alunni stranieri, supporta gli insegnanti di classe nel quale è inserito lo studente. 

Referente bullismo/cyberbullismo: coordina e propone azioni volte a prevenire qualsiasi forma di bullismo e/o cyberbullismo. 

Collegio docenti: ha il compito di discutere e deliberare il PI e verificare i risultati ottenuti al termine dell’anno scolastico. 

Consiglio di classe: si assume l’incarico di indicare in quali casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione didattica e quindi predisporre, in base a valutazioni pedagogiche-didattiche o di documentazione clinica e/o certificazione fornita dalla famiglia, il Piano Didattico Personalizzato (PDP) o Piano Educativo Individualizzato (PEI).  

Assistente alla comunicazione e all’autonomia: concorrono a realizzare l’inclusione scolastica dell’alunno con disabilità svolgendo le funzioni inerenti all’area educativo-assistenziale e finalizzate a favorire e sviluppare l’autonomia fisica e cognitiva, gli aspetti relazionali e la capacità di comunicazione. Partecipa alle riunioni del GLO e all’elaborazione del PEI.

Famiglie: le famiglie forniscono la documentazione aggiornata relativa allo stato di funzionamento dello studente con DSA o con disabilità. Vengono coinvolte nel progetto inclusione, nella condivisione del PEI e dei PDP. I genitori devono essere coinvolti nei passaggi essenziali del percorso scolastico dei propri figli, anche come assunzione diretta di corresponsabilità educativa.  

Il servizio sociale: partecipa agli incontri della scuola organizzati per gli studenti con disabilità, integra e condivide il PEI. 


 

GLI STRUMENTI DELL’INCLUSIONE SCOLASTICA

Il Piano Educativo Individualizzato (PEI) è redatto all’inizio di ogni anno scolastico dal GLO ed è sottoposto a verifiche ed aggiornamenti periodici (valutazioni quadrimestrali, infra-quadrimestrali e finali). Il PEI non coincide con il solo progetto didattico, ma consiste in un vero e proprio progetto di vita in cui vengono definiti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all’integrazione scolastica (art. 5 DPR 22/4/1994).

Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) è redatto all’inizio di ogni anno scolastico dal consiglio di classe per gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), studenti con disturbi evolutivi e studenti con svantaggio socio-economico, linguistico e culturale. 

 
 



 

STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI 

STUDENTI ISCRITTI

Liceo

Ipsia e IeFP

TOTALE

778

365

1143


  
  

STUDENTI CON DISABILITÀ (L.104/1992)

Liceo

Ipsia e IeFP

TOTALE

14

23

37


 

 

STUDENTI CON DSA (L.170/2010)

Liceo

Ipsia e IeFP

TOTALE

31

34

65


 

 

STUDENTI CON ALTRI BES (D.M. 27/12/12)

TOTALE

31 (tra cui 16 studenti NAI)

 
 



RISORSE PROFESSIONALI 

N.

Docenti per le attività di sostegno … 

19

… di cui specializzati 

16

Facilitatori della Comunicazione 

1

Personale ATA incaricato per l’assistenza igienico-personale e assistenza 

2

Referenti/Coordinatori per l’inclusione (Disabilità, DSA, altri BES) 

1

Assistenti Ad Personam

17

Rispetto alle risorse professionali di cui sopra, indicare le modalità del loro utilizzo, i punti di forza, criticità:

Punti di forza

  • Collaborazione efficace fra le diverse figure professionali 
  • Corresponsabilità educativa 
  • Metodologie didattiche condivise 
  • Attività di progettazione condivisa all’interno del dipartimento inclusione

Criticità

  • Poca esperienza da parte dei docenti di sostegno 
  • Organizzazione oraria fra docenti e ADP 

 
 

COLLABORAZIONI

Con Servizi comunali

Con gli Enti Locali la collaborazione è di tipo organizzativo, in particolare l’istituto ha collaborato con i Comuni per progettare interventi adeguati in materia di trasporto scolastico, assegnazione ADP e per particolari esigenze. 

Con CTI

L’Istituto partecipa agli incontri del C.T.I. (Centro Territoriale per l’Inclusione), con cadenza bimestrale. In tale sede vengono affrontate le problematiche relative all’inclusione al fine di ricercare azioni condivise e strategie di supporto univoche per le scuole dell’area. 

Con Enti esterni [Azienda USL, ASST, Enti locali, Associazioni, …]

L’Istituto collabora con ASST per realizzare i percorsi definiti nei PEI. 

Occasionalmente vengono istituite collaborazioni con le associazioni sul territorio (ad esempio con l’Associazione Italiana Persone Down, con l’associazione “Autismo Insieme”, l’associazione “la giostra a colori” …). 


 
 

 

OBIETTIVI DI INCREMENTO DELL’INCLUSIVITÀ A.S. 2023/2024

Gli obiettivi che l’Istituto si pone per l’anno scolastico 2023/2024 sono necessariamente legati ai bisogni degli studenti e ai bisogni emersi durante l’anno 2022/2023 e quindi rispetto allo scorso anno si intendono portare le seguenti migliorie: 

  • promuovere incontri con figure specialistiche professionali che coinvolgano l’intera comunità educante;
  • diffondere il valore dell’inclusione attraverso il coinvolgimento di tutti gli studenti in varie attività proposte all’interno dell’istituto; 
  • Incontrare i singoli Comuni con cui si collabora per delineare un piano d’azione condiviso da entrambe le parti per una migliore formulazione del progetto di vita degli studenti;
  • creare una buona prassi in relazione alla PEDAGOGIA DELL’ERRORE. Partendo dal presupposto che ognuno è risorsa per l’altro, si vuole costruire un “Abito Educativo” che permetta ad alcuni studenti coinvolti in sanzioni disciplinari, di entrare in relazione d’aiuto, attraverso il loro affiancamento agli insegnanti di sostegno, agli educatori e agli alunni con disabilità nelle attività giornaliere. 

 

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento dei docenti disciplinari e di sostegno.

Negli anni precedenti si sono attivati una serie di corsi di aggiornamento per docenti disciplinari e di sostegno, sia con risorse proprie dell’Istituto, sia con l’appoggio del CTI di Chiari riguardanti gli aspetti organizzativi della progettazione attorno alla disabilità e i riferimenti legislativi, psico- pedagogici e operativi relativi agli alunni con disturbi specifici di apprendimento.

Da anni il nostro Istituto collabora attivamente con il CTI di Chiari con il quale si stanno definendo alcuni corsi di aggiornamento. 

 

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive.

La valutazione va rapportata agli obiettivi di PDP e PEI che costituiscono il punto di riferimento per le attività educative e didattiche a favore dello studente con BES.

Una valutazione che misuri abilità e progressi commisurati al funzionamento dello studente, ma anche del contesto educativo in cui agisce e da cui dipendono tutte le barriere che intralciano il possibile dispiegamento delle sue abilità. Saranno strutturate prove di verifica adeguate ai bisogni degli studenti, concordati nel consiglio di classe.

 

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola.

Nella pratica quotidiana l’ascolto e la collaborazione reciproca fra tutte le figure coinvolte nella prassi inclusiva diventa l’asse portante concreto e operativo dell’intero processo inclusivo. I meccanismi maggiormente evidenti riconducibili ai diversi livelli del sostegno si sviluppano concatenando le relazioni e le consulenze quotidiane tra le varie figure: dirigenza – funzione strumentale - insegnanti di sostegno – insegnanti disciplinari - personale ATA – studenti BES – tutti gli studenti.

 

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti.

Gli uffici scolastici regionale e provinciale vengono contattati ogni qualvolta ci sia il bisogno di un chiarimento.
Il CTI di Chiari fornisce risorse di diverso tipo (formative, strumentali) in grado sia di tenere aggiornato l’intero corpo educativo che di far fronte alle diverse esigenze che la scuola incontra.

Le neuropsichiatrie non partecipano più al GLO, ma alcune di loro (ASST Chiari e ASST Brescia) ci permettono un incontro durante l’anno per confrontarsi sulla situazione generale relativa allo studente con disabilità. 

La partecipazione degli enti locali alla vita scolastica varia a seconda del comune da cui proviene lo studente. 

  

 

Decisioni strategiche e operative prese dal nostro Istituto

  • Occuparsi in maniera efficace ed efficiente degli studenti che presentano qualsiasi difficoltà di funzionamento educativo.
  • Accorgersi in tempo delle difficoltà e delle condizioni di rischio.
  • Accorgersi di tutte le difficoltà, anche di quelle meno evidenti, in tutti gli alunni.
  • Comprendere le complesse interconnessioni dei fattori che costituiscono e che mantengono le varie difficoltà, collaborando strettamente, per questo e altri compiti, con le varie professionalità coinvolte.
  • Rispondere in modo inclusivo, efficace ed efficiente alle difficoltà, attivando tutte le risorse necessarie presenti all’interno della comunità scolastica, dove necessario si attivano risposte extrascolastiche. 
  • Tenere l’ICF (modello bio-psico-sociale) come riferimento classificatorio, valutativo e orientativo nella costruzione dei PEI dei PDP.

 

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

Per ciò che riguarda l’orientamento in ingresso il dipartimento di sostegno partecipa agli Open day organizzati dal nostro Istituto. Presi i primi contatti con i genitori interessati si fissa un incontro in cui poter verificare la documentazione, scambiare le informazioni necessarie e ragionare attorno all’opportuno orientamento da offrire agli studenti. Una volta iscritto lo studente, in collaborazione con il GLO e la scuola di provenienza, si definiscono dei progetti ponte in modo tale da permettere allo studente di conoscere ed entrare in contatto con la nuova realtà scolastica. 

Per quanto riguarda l’orientamento in uscita, in collaborazione con le istituzioni territoriali e le associazioni si individuano le prospettive e le strategie maggiormente idonee al fine di creare insieme un percorso il più strutturato possibile. A tal fine, negli indirizzi dove è previsto, si organizzano PCTO e apprendistato di primo livello mirati e costruiti su realistici progetti di vita.

  
 

  


 

APPENDICE

 

QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

  • L. 104/1992, per la disabilità:

- integrazione scolastica, sviluppo delle potenzialità della persona nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione;

- diritto all'educazione e all'istruzione.

  • DPR.275/99 Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche:

- a partire dall'autonomia, progettazione e realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, le istituzioni scolastiche, nel rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di scelta educativa delle famiglie e delle finalità generali del sistema, [...], riconoscono e valorizzano le diversità, promuovono le potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo;

- nell'esercizio dell'autonomia didattica le istituzioni scolastiche regolano i tempi dell'insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività nel modo più adeguato al tipo di studi e ai ritmi di apprendimento degli alunni;

  • Art. 45 del DPR n° 394/99 Normativa riguardante il processo di accoglienza:

- i minori stranieri presenti sul territorio nazionale hanno diritto all’istruzione indipendentemente dalla regolarità della posizione in ordine al loro soggiorno. L’iscrizione dei minori stranieri nelle scuole italiane di ogni ordine e grado avviene nei modi e alle condizioni previste per i minori italiani. L’iscrizione può essere richiesta in qualunque periodo dell’anno scolastico. I minori stranieri soggetti all’obbligo scolastico vengono iscritti d’ufficio alla classe corrispondente all’età anagrafica, salvo che il Collegio Docenti deliberi l’iscrizione ad una classe diversa;

- il Collegio Docenti formula proposte per la ripartizione nelle classi: la ripartizione va effettuata evitando comunque la costituzione di classi in cui risulti predominante la presenza di alunni stranieri;

- il Collegio Docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi di insegnamento; allo scopo possono essere adottati specifici interventi individualizzati o per gruppo di alunni, per facilitare l’apprendimento della lingua italiana, utilizzando, ove possibile, le risorse professionali della scuola;

- il Collegio docenti formula proposte in ordine ai criteri e alle modalità per la comunicazione tra la scuola e le famiglie degli alunni stranieri. 

  • L. 170/2010 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico:

  • garantire il diritto all’istruzione; 

  • favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di supporto; 

  • garantire una formazione adeguata e promuovere lo sviluppo delle potenzialità; 

  • ridurre i disagi relazionali ed emozionali; 

  • adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti e delle studentesse; 

  • preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori nei confronti delle problematiche legate ai DSA; 

  • favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi; 

  • incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari durante il percorso di istruzione e di formazione; 

  • assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale.

 

  • Linee guida per il diritto degli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento allegate al Decreto Ministeriale 12/07/2011:

individualizzazione e personalizzazione. L'individualizzazione pone obiettivi comuni per tutti i componenti del gruppo-classe; è concepita adattando le metodologie in funzione delle caratteristiche individuali dei discenti, con l’obiettivo di assicurare a tutti il conseguimento delle competenze fondamentali del curricolo. La personalizzazione ha, in più, l’obiettivo di dare a ciascuno/a l’opportunità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità.

  • Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 "Strumenti di intervento per gli alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica":

delineazione della strategia inclusiva della scuola italiana, che si inserisce in modo significativo sul percorso di inclusione scolastica e di realizzazione del diritto all’apprendimento per tutti/e gli alunni/e e per tutti gli studenti/studentesse in situazione di difficoltà.

 

  • CM n. 8 prot. 561 del 6.3.2013 del MIUR “Indicazioni operative sulla Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 – Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”.

 

  • Nota MIUR n. 1551 del 27.06.2013, “Piano Annuale per l’Inclusività – Direttiva 27 dicembre 2012 e C.M. n.8/2013”.

  • Nota MIUR n.2563 del 22.11.2013, “Strumenti di intervento alunni BES A.S. 2013-2014 – Chiarimenti”.

  • Legge 107/2015, art. 1, c.1.

  • D.lgs. 13 aprile 2017 n. 66 " Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a norma dell'art.1, cc.180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015. n.107”.

  • Nota MIUR n. 562 del 03.04.2019 “Alunni con bisogni educativi speciali. Chiarimenti”.

  • D.lgs 92/2019 di integrazione e correzione del D.lgs. 66/2017.

  • Decreto Interministeriale n. 182 del 29.12.2020 “Adozione del modello nazionale di piano educativo individualizzato e delle correlate linee guida, nonché modalità di assegnazione delle misure di sostegno agli alunni con disabilità, ai sensi dell’articolo 7, comma 2-ter del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66”.

 

  • Allegato B al D.M. 182 del 29.12.2020 “Linee guida concernenti la definizione delle modalità, anche tenuto conto dell’accertamento di cui all’articolo 4 della Legge 5 febbraio 1992, n. 104, per l’assegnazione delle misure di sostegno di cui all’art. 7 del D.Lgs 66/2017 e il modello di PEI, da adottare da parte delle Istituzioni scolastiche”.